Charter Night – Passaggio della Campana

“Le Forbici” – 18 Giugno 2022

Charter Night - Passaggio della Campana

La ricorrenza della “Charter Night“, che tutti i clubs Lions celebrano annualmente per ricordare la consegna della “Charter” ufficiale di affiliazione al Lion Club International, è stata festeggiata quest’anno dal Lions Club Cecina in maniera più solenne del solito, coincidendo con l’anniversario del 60° anno dalla sua fondazione.
Sabato 18 giugno, nella splendida cornice del Ristorante Le Forbici di Castiglioncello erano presenti il Governatore del Distretto 108La Giuseppe Guerra, il 2° Vice Governatore Alberto Carradori e, in rappresentanza del Comune di Cecina il Consigliere Comunale con delega allo Sport Mauro Niccolini che ha portato i saluti del Sindaco e di tutta la comunità cecinese.

Saluto del Governatore Giuseppe Guerra
Saluto del Governatore Giuseppe Guerra

Dopo i saluti del Presidente del Lions Club Cecina Francesco Colucci agli ospiti e ai numerosi soci presenti è seguita la cerimonia solenne di rito di ingresso di un nuovo socio nel Club: ha così ricevuto il distintivo Lions entrando a far parte del Club di Cecina Francesco Santini, Dottore Commercialista di Cecina.
Per questa importante ricorrenza è stato pubblicato il libro “Storia del Lions Club di Cecina – I nostri primi 60 anni“ curato dal socio Franco Biancani che, nel corso della serata, ha presentato l’opera che ripercorre la storia del Club, delle attività e delle persone che ne hanno fatto parte dalla sua costituzione ad oggi.
Nel suo intervento il Governatore distrettuale ha sottolineato quanto i Lions si distinguano per l’impegno in progetti comunitari, tra cui protezione dell’ambiente, lotta alla fame e sostegno a anziani e a chi si trova nel bisogno. Per questo il Lions Club Cecina ha sempre ricevuto apprezzamenti dalla comunità e dalle istituzioni territoriali. 

Ospiti della Charter
Ospiti della Charter

La cerimonia si è conclusa con il “passaggio della campana” cioè l’avvicendamento nella carica di Presidente che ha la durata di un anno.
Così Francesco Colucci ha ceduto la spilla del Presidente a Stefano Campatelli che guiderà il Lions Club Cecina nell’anno sociale 2022/23 che inizia con il prossimo luglio.

Il Passaggio della Campana

Nel suo breve intervento Campatelli ha evidenziato lo spirito di amicizia, collaborazione e unità di intenti che lega i soci del Club e che permetterà ancora di agire nel servizio alla comunità in cui viviamo dando concretezza al motto che guida i Lions: “we serve”.

Francesco Santini

E' ENTRATO A FAR PARTE DEL LIONS CLUB CECINA

Francesco Santini
Francesco Santini

Nato a Cecina il 13 ottobre 1978.
Maturità scientifica liceo Enrico Fermi di Cecina dopo di che ha proseguito gli studi presso la facoltà di Economia Aziendale dell’Università Agli Studi di Pisa.
Laureato in Economia Aziendale—vecchio ordinamento—nel 2005.
Iscritto all’ Albo dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Livorno e nel Registro dei Re-visori dei Conti
Da ottobre 2005 a ottobre 2008 ha svolto il tirocinio professionale presso lo Studio Commercialista del Dott. Pistillo Paolo in Piazza Barontini a Cecina.
Da marzo 2010 svolge attività professionale di Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti con Studio proprio a Cecina in Corso Matteotti 115/B – Studio Santini Dottori Commercialisti -).
Coniugato con Roberta Sicuro.

Francesco Santini
Francesco Santini

Benvenuto Francesco!

Storia del Lions Club di Cecina

I nostri primi 60 anni

Presentazione di Franco Biancani

Cominciò quasi per scherzo. Ed in effetti fu la curiosità di conoscere come era nata l’associazione a Cecina che mi spinse a domandare ai soci più anziani, ai soci della prima ora, notizie risalenti all’inizio degli anni sessanta.

Le risposte erano quasi sempre vaghe, talora contraddittorie, talvolta si attribuivano ad un certo anno fatti che erano accaduti in precedenza o in tempi successivi.
Insomma il solito scherzo della memoria che, se ricorda, rammenta gli avvenimenti remoti arricchendoli con elementi di fantasia, epurandoli inconsciamente di ciò che non è gradevole o gradito, attribuendo ai fatti un alone di vaghezza e impalpabilità, indefiniti nei contorni come una visione lontana in un afosa giornata d’estate.
Per non parlare della collocazione temporale degli avvenimenti che appaiono come tante foto appese ad un pannello, senza ordine e consequenzialità.
Fu allora che, per avere notizie rigorosamente documentate, iniziai a rovistare nel disordinato archivio del Lions Club di Cecina cercando i documenti iniziali, quelli relativi all’inizio degli anni sessanta, veline battute a macchina, comunicazioni tra soci, informative dal Distretto, corrispondenza con altri club italiani.
Dai contenitori cartonati estraevo pacchi di fogli polverosi mentre gli insetti disturbati dalla mia intrusione si agitavano in cerca di nuovi nascondigli, ma prendeva forma il principio, scoprivo gli uomini che avevano promosso l’iniziativa, il come, il dove e il quando l’associazione si era costituita, le notizie che avevo raccolte dai soci anziani assumevano la giusta collocazione spazio temporale.
Mi sorprendeva che i rapporti fossero improntati a grande formalismo con i soci che si davano generalmente del “lei” ed anche nelle comunicazioni da e per il distretto il “lei” era quasi di rigore. Ero sbalordito leggendo che per 1600 lire potevamo avere l’ingresso del ristorante ove avveniva la conviviale presidiato da 2 agenti di pubblica sicurezza, le guardie del corpo di allora. Mi meravigliavo delle modalità con cui venivano ammessi i nuovi soci, pallina bianca-favorevole pallina nera-contrario per non parlare degli attriti e dei dispetti tra soci. Come quando, votando l’ammissione di un agente di assicurazioni, l’assicuratore già in forza al club esclamava convinto “Dentro il Lions le polizze le faccio solo io” con evidente scarsa conoscenza dei codici lionistici; oppure il socio saggio che sbotta “Se ci si vota in segreto tra noi, non entra nessuno”.

Soria del Lions Club di Cecina - I nostri primi 60 anni
Franco Biancani presenta il libro commemorativo

Era spassoso apprendere dagli scambi epistolari il dissidio tra il club ed il gestore Puro che porta il consiglio a deliberare l’abbandono dell’Hotel Massimo quale sede; sembra che l’atto conclusivo sia stata una discussione con il gestore durante la trattativa per il costo delle conviviali nella quale il nostro presidente elencava ristoranti più economici da lui frequentati e che Puro ad un certo punto sia sbottato col dire :-“Allora, dottore, lei mangia tanti panini!”
Apprendevo con stupore che l’allora Pretore Schiazza, successivamente nostro socio, macchiava il nostro onore con una ingiunzione di pagamento di ben 2.950 lire; avevamo infatti di-menticato di pagare al servizio affissione e pubblicità il permesso di esposizione di due cartelli Lions Club Cecina posti sulla via Aurelia all’entrata ed all’uscita della nostra città; e rossi di vergogna saldammo il nostro debito.
Mi divertivo ad immaginare i cinque nostri delegati al Congresso Distrettuale che di congresso sentono appena gli echi, indaffarati come sono a fare una puntatina a Capri, consumare un metro e mezzo di pizza, godersi il paradiso di Sorrento. L’ultimo giorno la delegazione cecinese, con i bagagli già preparati, si aggira nelle sale del grande albergo alla ricerca degli altri lion per un’ultima sbicchierata ed una stretta di mano di commiato. Da una sala giunge un festoso chiacchiericcio che convince i nostri di aver trovato il resto dei congressisti; entrano, si siedono ad un tavolo, bevono e mangiano, partecipano distrattamente agli applausi e poi … si ac-corgono che al tavolo delle autorità c’è una giovinetta in un vaporoso abito bianco e realizzano di aver partecipato non invitati ad una festa privata di Prima Comunione.
Una rapida occhiata, all’unisono si alzano, con noncuranza filano verso la porta e poi via come il vento, sentendosi un po’ “ladri di polli” ed un po’ “amici miei”.
Da queste ricerche prese corpo il primo volume di questa storia pubblicata in occasione dei primi quarant’anni di vita associativa. Passarono altri dieci anni, l’associazione divenne un maturo club cinquantenne ed al Consiglio Direttivo in carica venne voglia di celebrare il significativo anniversario con la pubblicazione di un volume commemorativo e fui sollecitato ad aggiungere al precedente dieci anni di storia. Io rifiutai ringraziando dell’onore, vari amici insistettero a lungo indebolendo le mie difese finché, come ogni baldracca che si rispetti, cedetti alle pressioni e nacque “I nostri primi cinquant’anni”.
Ma giurai che sarebbe stato l’ultimo. E infatti, dieci anni dopo, l’attuale presidente Francesco Colucci, con una corte serrata mi fece rompere il giuramento per mettere mano alla stesura degli ultimi dieci anni e la Storia del Lions Club di Cecina è diventata “I nostri primi sessant’anni”. Ora non ho più bisogno di giurare che tra dieci anni non scriverò il seguito perché sarei costretto ad una onerosa assicurazione col Padreterno.

Soria del Lions Club di Cecina - I nostri primi 60 anni
La nostra Charter

Il primo capitolo, intitolato PreHistoria, parla di Melvin Jones e del suo ruolo nella nascita nel 1917 del Lions Club International, delle motivazioni che ne furono il fondamento, della successiva espansione negli Stati Uniti e nel mondo fino al 1961, anno della nascita del Lions Club di Cecina.
Il secondo capitolo, “Anno Zero”, narra di come uno sparuto gruppo di concittadini (tra cui il commercialista Coaro, il dott. Musotto, il dott. Sforzini e gli avvocati Adami e Pozzi) progettò la costituzione del club e della sua avventurosa nascita in una saletta riservata dell’Hotel Lido di Cecina Marina fino alla prima Charter Night.
I successivi 60 capitoli sono il resoconto degli anni sociali fino ad oggi e contengono gli avvenimenti più significativi o curiosi, ogni service a cui il club ha partecipato, il susseguirsi dei cambiamenti sociali o di costume, i momenti di tensione o di crisi che l’associazione ha attraversato in questo oltre mezzo secolo di vita.
Segue l’Archivio Storico che riporta, per ogni anno sociale, l’Organigramma Distrettuale, la composizione dei Consigli Direttivi, l’elenco dei soci in forza, il loro ingresso e uscita, quelli con incarichi distrettuali. Di notevole utilità è poi la sintesi delle Attività Svolte in cui sono riportate le date e i luoghi dei meeting con relatori e temi trattati, le decisioni dei Consigli Direttivi, gli interventi in occasione di calamità insomma tutto quanto ha riguardato l’operosità dell’associazione.
Nel successivo Elenco Alfabetico dei Soci sono riportati tutti coloro che hanno fatto parte dell’associazione anche per brevissimo tempo, con notizie personali e tutti gli incarichi rico-perti nel Club e nel Distretto; segue l’Elenco dei Soci in Ordine d’Ingresso.
La scelta di far pubblicare in questa ricorrenza la Storia del Lions Club di Cecina scaturisce dal fascino dell’idea di poter tramandare in pagine ed in parole le tante opere e le molteplici idee che gli uomini succedutisi nell’associazione da quel lontano 6 dicembre 1961 ad oggi hanno contribuito a concretare.
Tanti uomini comuni animati da un condiviso ideale che hanno dapprima scoperto e poi cementato la loro amicizia con il lavorare insieme ad atti di solidarietà, impegni di sensibilizzazione, ricerca di coinvolgimenti, pressioni sulle isti-tuzioni. Esperienze importanti da cui ognuno ha tratto benefici di conoscenza e di esperienza.
In chiusura voglio formulare al club l’augurio di trovare un altro socio, mi verrebbe da aggiungere leggermente folle, che trovi la voglia di continuare a cercare ed a scrivere affinché il poco o il tanto, il buono e il meno buono che la nostra associazione costruisce non vada irrimediabilmente perduto nelle nebbie dell’oblio.

Franco Biancani