Sollecitato a più riprese da molti soci, per consolidare la motivazione e l’amicizia che restano i principali nostri strumenti di appartenenza al Club, è stato organizzato un “caminetto” che si è tenuto venerdì 18 novembre presso il Ristorante Il Ponte di Cecina.
Durante la serata Lido Signorini, Luigi Armani e Francesco Amadori, tre generazioni di Ingegneri, hanno stimolato l’attenzione dei soci intervenuti con un argomento molto attuale: “ Contributo alla discussione sulla questione dell’energia”.
Lido con la sua lunga esperienza, con la sua competenza e con la sua passione ci ha parlato di energia. L’argomento appariva per un verso interessante, e per un altro verso scontato. Di questi tempi telegiornali e programmi di approfondimento non parlano di altro. Se qualcuno sperava in un po’ di chiarezza, è stato subito deluso: Lido ha cominciato dicendo che l’argomento era complesso e che avrebbe certamente generato una gran confusione. Ed ha mantenuto la promessa.
Nella prima parte ha cercato di definire cosa è l’energia. Ha detto che l’energia è una proprietà di un corpo che ha movimento o che, dopo qualche trasformazione, può generare movimento. Chissà cosa voleva intendere. Poi ha detto che l’energia si presenta sotto diverse forme: energia cinetica, energia potenziale, energia chimica, e calore, e che queste forme possono trasformarsi l’una nell’altra, sempre rispettando due principi: in tutte le trasformazioni l’energia totale si conserva, e in tutte le trasformazioni una parte si degrada sempre nella forma meno nobile, ovvero in calore.
Essendo il concetto di energia così architettato, l’umanità lo ha formalizzato solo recentemente, a partire da metà del 19° secolo. E questa scoperta e gli studi che ne sono derivati ha aperto la porta a utilizzazioni sempre più estesi e importanti dell’energia: l’elettricità, la chimica ed i fertilizzanti, i materiali da costruzione, metalli, cemento, laterizi e via e via. Ed alle applicazioni belliche, fino ad arrivare all’energia atomica.
Secondo Lido, e forse ha ragione, la storia dell’umanità può essere interpretata come un intreccio tra sviluppi di tecnologie per utilizzare l’energia (fuoco, ruota, arco, carbone, macchina a vapore, elettricità e motore elettrico petrolio e gas naturale eccetera eccetera,) e lotte per avere la disponibilità delle fonti di energia e delle risorse che trasformate attraverso l’energia in oggetti o nutrimento permettono ad un popolo di vivere meglio.
Con l’accelerazione del progresso tecnologico dell’ultimo secolo, l’occidente ha imparato a svincolarsi da molti dei bisogni primari, ricorrendo ad uso crescente di energia e risorse naturali.
Francesco ci ha spiegato che il consumo di energia nei paesi sviluppati si aggira a circa 3 tonnellate di petrolio equivalente per anno e per persona, e che la Cina ed altri paesi in via di sviluppo stanno pure aumentando il loro fabbisogno, con la conseguenza dell’aumento di emissioni di anidride carboni-ca. I paesi occidentali stanno facendo sforzi per ridurre il loro consumo, attraverso il ricorso a fonti rinnovabili e con un po’ di nucleare.
Luigi ha cercato di spiegarci che, per far quadrare la produzione di energia elettrica nello scenario del ricorso a fonti rinnovabili (sole e vento; e maree, aggiunge Panayotis) che operano secondo i ritmi della natura con i bisogni dei cittadini, che variano nei giorni e nei mesi secondo abitudini e stagioni, una parte dell’energia deve essere fatalmente prodotto con cicli combinati, come quelli delle centrali di Rosignano.
Lido ha attirato l’attenzione sul fatto che l’opinione pubblica associa il concetto di energia all’energia alle utilizzazioni immediate dell’energia: gli usi domestici come illuminazione, elettrodomestici e riscaldamento, l’auto; ma gli usi industriali hanno maggiore impatto sul nostro modo di vivere, in quanto permettono la disponibilità di materiali da costruzione e fertilizzanti.
Siamo giunti così alle considerazioni sociali e geopolitiche: una parte dell’umanità si è abituata ai benefici di una grande quantità di energia e risorse, un’ altra parte spera di poter fare altrettanto. Stando meglio, la popolazione è aumentata e tende ad aumentare. In aggiunta, si generano spinte migratorie di dimensioni planetarie. Si percepisce che così non si può andare avanti a lungo ed in pace. Il pianeta non dispone di risorse energetiche e minerali sufficienti e non può accettare il conseguente inquinamento. Bisognerà prepararsi a decisioni vitali, ed a cambiare le nostre abitudini ed esigenze. Con quali strumenti: Lido ha suggerito: risparmio e tecnologia. Basteranno?
La conclusione di Lido è stata molto significativa e stimolante per tutti noi che facciamo parte di questo organismo che è il Lions Club: “I Lions, se vogliono essere eccellenza intellettuale, non possono sottrarsi a giocare un ruolo nella presa di coscienza”