Il gemellaggio con il Lions Club Arles Camargue – 3,4 e 5 Marzo 2023

Metti che un Club è gemellato con un altro francese, ed immagina che il club francese da anni organizza una manifestazione dove un centinaio di espositori vendono i loro prodotti, ed in particolare vini: potevamo mancare? No davvero!
E così un nutrito gruppo di allegri associati crapuloni, hanno deciso di partecipare al “Salon du Vin”, organizzato dagli amici di Arles.
Presidente in testa, Ivo Baggiani, Roberto Giusti, Riccardo Lenzi, Paolo Mandrich, Emanuele Panattoni, Valerio Olmi, Stefano Casalini, ed il sottoscritto cronista, tutti accompagnati dalle rispettive signore, abbiamo intrapreso il viaggio.
C’è chi è partito il giorno prima, chi il giorno dopo; e c’è chi ha noleggiato un pulmino ed ha prolungato il piacere di stare insieme anche durante il tragitto.
Gli amici di Arles, sono stati come al solito impeccabili, ci hanno accolto in albergo con un primo ristoro serale, e al mattino ci hanno accompagnato al museo di Arlaten con guida franco-italiana, nel centro città.

Il Presidente ha inaugurato, insieme al Sindaco di Arles, il Salone del Vino, onore inaspettato ma molto gradito che fa riflettere sulla importanza, cordialità ed amicizia che i colleghi francesi riser-vano al nostro Club.
Attraverso un tipico mercato francese, tra odori di Provenza, formaggi di capra, anfiteatro e teatro romano, e vicoli della città, siamo arrivato al Luma, un edificio-scultura spettacolare ideato da Frank O. Gehry: quattro torri dalle facciate frastagliate e riflettenti, sostenute da una spina dorsale color pietra ispirato alle cime della catena montuosa delle Alpilles; alle rocce di Les Baux-de Provence; alle pennellate di Van Gogh, composto da blocchi d’acciaio inossidabile pensati per captare le variazioni di luce. Il piano terra ricorda l’Anfiteatro di Arles, uno dei più bei siti romani presenti in Francia, circolare, in vetro, di 54 metri di diametro.

Come bambini ci siamo lanciati lungo scivoli, anzi scivoloni, posizionati tra un piano e l’altro.
Alla sera tutti al salone del vino, dove abbiamo riempito carrelli di formaggi, foie gras, dolci, champagne, e tutto quanto dà piacere al palato, ma non certo al colesterolo.
Dopo la cena di gala e lo scambio dei guidoncini, doni e saluti, non ci è rimasto che concludere la serata, tra un accordo di pianoforte e una stecca di biliardo.
Al mattino alcuni di noi sono rimasti, altri ripartiti, altri multati per la strada, ma la riuscita dell’incontro, credo si possa riassumere nell’immagine della soddisfazione del Presidente.

Francesco Villani

Durante il primo incontro con un gruppo ristretto dei soci di Arles ,che hanno offerto ai partecipanti un ricco buffet, il nostro Paolo Mandrich ha let-to la lettera che Franco Pozzolini, uno degli artefici del primo gemellaggio, ha dedicato all’occasione e che viene integralmente riportata di seguito.

Dopo qualche giorno dal rientro abbiamo ringraziato per mail tutti gli amici di Arles per la bellissima accoglienza sottolineando che, anche in que-sta occasione ci siamo sentiti accolti da amici nonostante gli impegni dovuti all’organizzazione del loro ” Service”.
Nonostante le difficoltà per la lingua, lo spirito lionistico ci ha guidato e quello che è più importante si è ristabilita e confermata la volontà di proseguire il gemellaggio. Gli anni passano, ma resta viva la voglia di amicizia e condivisione di intenti. Tutti i partecipanti di Cecina sono tornati contenti di questa esperienza ed è stata condivisa da tutti i soci la necessità di intensificare gli incontri.
Da Arles è arrivata la mail di risposta che riafferma quanto sia stato fruttuoso l’incontro tra i due Club oltre a condividere la volontà di mantenere la grande amicizia che ci unisce e la voglia di farla durare. Il Club di Arles sta istituendo una “ Commissione Gemellaggio” per organizzare la possibilità dell’incontro, questa volta a Cecina.

Ivo Baggiani